Nutrizione ed epigenetica: interazione tra micronutrienti, metabolismo del carbonio e la metilazione del DNA
La metilazione del DNA è il meccanismo più studiato della regolazione epigenetica. Vi sono sempre più evidenze che la metilazione del DNA è labile in risposta alle influenze nutrizionali e ambientali.
Le alterazioni nei profili di metilazione del DNA possono portare a cambiamenti nell’espressione genica, con conseguenti fenotipi diversi e con un potenziale di aumento del rischio di malattia.
Per il processo di metilazione del DNA il principale donatore di metile è la S-adenosilmetionina (SAM), che si genera durante il processo cellulare ciclico chiamato metabolismo di 1-Carbonio. Tale ciclo è catalizzato da diversi enzimi, in presenza di micronutrienti dietetici, tra cui acido folico, colina, betaina e altre vitamine del gruppo B.
Per questo motivo, lo stato nutrizionale, in particolare l’assunzione di micronutrienti, è considerato un punto focale nello studio dei meccanismi epigenetici. E’ oggi già noto che vari fattori ambientali come nutrizione, comportamento, stress e tossine rimodellano i nostri epigenomi per tutta la vita in modo benefico o dannoso tramite la metilazione del DNA.
Poiché i segni epigenetici nei siti CpG del DNA (epimutazioni) sono reversibili in contrasto con i difetti genetici, i polifenoli nutrizionali valutati come ad esempio soia, genisteina , resveratrolo, catechina, curcumina sono attualmente tra i più noti per la loro capacità di invertire segni epigenetici negativi, in particolare nel prevenire alterazioni cellulari tumorali. Sebbene è ormai evidente il collegamento tra la nutrizione e la metilazione del DNA, ulteriori studi daranno maggiori informazioni sull’ influenza della regolazione nutrizionale sulla metilazione del DNA e sull’ identificazione di ulteriori meccanismi coinvolti
Da Journal of Nutritional Biochemistry Vol 23, 8 , agosto 2012